ACCOGLIENZA PROFUGHI UCRAINI: COMUNICATO DEL VESCOVO

Accoglienza profughi ucraini: comunicato del Vescovo
A riguardo dell’accoglienza profughi ucraini che a breve interesserà il nostro territorio diocesano, il Vescovo Guglielmo invita le parrocchie a non prendere iniziative autonome, né a stipulare accordi con cooperative; attraverso i suoi collaboratori più stretti darà esecuzione alle richieste di allocamento dei nuclei familiari provenienti dalle Prefetture di Savona ed Imperia e chiederà volta a volta alle singole comunità che dispongono di locali idonei la disponibilità.

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CARITAS DIOCESANA: Indicazioni per la solidarietà all’Ucraina »

 

APPELLO di Papa Francesco

Ho un grande dolore nel cuore per il peggioramento della situazione nell’Ucraina. Nonostante gli sforzi diplomatici delle ultime settimane si stanno aprendo scenari sempre più allarmanti. Come me tanta gente, in tutto il mondo, sta provando angoscia e preoccupazione. Ancora una volta la pace di tutti è minacciata da interessi di parte. Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale.
E ora vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.

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Altri appelli di Papa Francesco per la guerra in Ucraina  © Sito Vaticano »

L’accoglienza dei profughi Ucraini in Diocesi

San Paolo VI nel Discorso ai partecipanti al Primo Incontro nazionale di Studi della CARITAS ITALIANA (28 settembre 1972) diceva: …“una efficace programmazione degli interventi assistenziali…suppone uno sforzo da parte vostra (Caritas), per creare armonia e unione nell’esercizio della carità, di modo che le varie istituzioni assistenziali, senza perdere la propria autonomia, sappiano agire in spirito di sincera collaborazione fra di loro, superando individualismi e antagonismi, e subordinando gli interessi particolari alle superiori esigenze del bene generale della comunità. Un coordinamento razionale di queste iniziative non solo faciliterà lo scambio di esperienze e di aiuti, ma si rivelerà provvidenziale specialmente in casi di emergenza”. Questo per noi è un pensiero illuminante ed orientativo. 

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