RELIQUIE DEI
 S. MARTIRI

I SANTI MARTIRI

Oltre a S. Nicolò compatroni della  parrocchia di Pietra Ligure sono i Santi Martiri: Antioco, Elvino, Elia, Fortunata e altri   di cui si conservano le reliquie nella vecchia chiesa parrocchiale.

S. Antioco è pure raffigurato in un affresco nell’abside della Basilica e nei secoli scorsi a molti pietresi venne dato questo nome.

Un po’ di storia

Francisco d'Esquivel, Arcivescovo di Cagliari, organizzò, a partire dal 1614, imponenti scavi archeologici nelle aree in cui la pietà popolare venerava Martiri paleocristiani, in particolare intorno alla basilica di San Saturnino a Cagliari ed a Sulci (isola di Sant'Antioco). A Cagliari  trovò una lapide con la scritta + S....INUM... (Sancti innumerabiles) e negli anni seguenti furono scoperti numerosi resti, fra cui quelli dei santi Cesello, Camerino, Lussorio e finalmente Saturnino, patrono della città.

Scrive lo storico don G. Guaraglia nei suoi appunti e ne abbiamo conferma da un documento dell’archivio comunale, che “Fra Leonardo da Pietra, sacerdote regolare dei Minori,  al secolo Masseo Pegollo,  otteneva dal detto metropolitano il corpo di S.Antioco insieme ad altre preziose reliquie che furono da lui portate al proprio ordinario natio, in Albenga, il quale, tenutane una buona parte, donava il corpo di S. Antioco ed altre membra e teschi di martiri alla città di Pietra ligure a lui carissima. Narra la tradizione che i sacri resti furono portati in un veliero riccamente addobbato e ricevuti dal capitolo con a capo il prevosto Mons. Bonosio, Protonotario apostolico, dai magistrati, dai Padri Predicatori e Minori e da tutti i fedeli a piedi nudi. Trasportati nella Chiesa Patria, (Chiesa vecchia: ndr) allora con-cattedrale della Diocesi, furono collocati all’altare del Sacramento in via provvisoria. Il vanto e l’entusiasmo popolare di possedere così grandi tesori sfociò in una delibera comunale del 24 giugno 1664, votata all’unanimità dai 60 parlamentari pietresi, con a capo il Podestà e i Consoli, dove si decretava: «di invocare, eleggere e deputare per secondi Patroni del nostro luogo i Santi Martiri: Antioco, Elvino, Elia, Fortunata e gli altri Santi Martiri » e si stabiliva « di celebrare una  festa solenne con la processione generale, in onore di dette S. Reliquie”.

Fino al termine del secolo scorso la festa veniva celebrata  nella seconda domenica di Ottobre. Poi cadde in disuso. Il 6/8/2017 con una solenne processione  i Corpi Santi dalla Basilica sono stati riportati nella Chiesa Vecchia, dove un tempo erano stati accolti dai nostri padri e sistemati in un posto d’onore alla venerazione di tutti. Sono i nostri compatroni, dai quali dobbiamo imparare e implorare la fortezza e il coraggio cristiano di difendere e diffondere la nostra Fede. L'epoca dei Martiri non è ancora finita anzi, per ora ancora non da noi, è più viva che mai. Purtroppo ci sono nel mondo più martiri oggi che nei primi anni del cristianesimo. Preghiamo questi gloriosi patroni e impariamo da loro.

 
 
 

SAN PIO V

 

FRA MICHELE GHISLIERI - SAN PIO V

Michele Ghislieri (Bosco Marengo -Al- 1504) si può considerare il Papa più significativo del primo secolo dopo la Riforma. Nel 1518 iniziò gli studi a Voghera nell’ordine domenicano, nel 1550 divenne  Commissario Generale dell'Inquisizione e, nello stesso anno, risiedette nel vecchio convento dei Padri Domenicani  della SS. Annunziata alla Pietra, in quanto invitato a predicare la quaresima.

Nel 1560 fu eletto vescovo di Mondovì, sebbene mai visitò la diocesi governandola a mezzo di un vicario. Nominato cardinale nel 1557,  nel 1566 fu eletto al Soglio Pontificio con il nome di Pio V;  fu un papa rigido e intransigente, ma anche santo, mantenne il saio domenicano, ridusse la curia romana, pubblicò il catechismo, il breviario e il messale  romano nel rito che porta ancor oggi il suo nome.  Sotto la sua austerità si nascondeva un grande amore alla Chiesa ed una santità non comune, fortemente nutrita dall'Eucaristia e dall'amore alla Vergine, che furono i due cardini su cui fece poggiare la sua vita ed il suo Magistero. Famoso per essere riuscito a riunire le potenze cristiane  e fermare l’avanzata delle armate turche a Lepanto, istituì, il 7 ottobre del 1572, la festa della Madonna del Rosario, attribuendo alla intercessione della Madre di Dio, il trionfo della cristianità sull'Islam, trionfo che permise all'Europa di combattere già allora l'islamizzazione delle nostre terre. Morì a Roma il 1° Maggio 1572 e fu canonizzato nel 1712; in tale occasione, a ricordo della permanenza e della predicazione alla Pietra,  fu eletto  Co-Patrono dal Parlamento di città.

Le tre virtù di P.P. Panci

Nella sacrestia della basilica è esposta la pregiata tela "Le tre virtù" di Pietro Paolo Panci  del 1785 che è un  programma iconografico dedicato a celebrare S Pio V, strenuo difensore della cristianità, attraverso la rievocazione allegorica degli avvenimenti di cui Pio V fu protagonista.

La Confraternita di Orazione e Morte, rivitalizzata nel 2015, ha preso san Pio V come Patrono.

 

 

Breve biografia di S.Pio V

L' ASSUNTA

N.S.Assunta, statua processionale del Brilla

N.S. ASSUNTA IN CIELO

Nel 1858, in occasione delle apparizioni della Madonna a Lourdes, don Giovanni Bado, allora prevosto di Pietra, fece scolpire da Antonio Brilla una bellissima statua processionale in legno della Madonna Assunta. Chiese poi ed ottenne dal Vescovo diocesano di allora,  Mons. Raffaele Biale un decreto con il quale si consacrava la città a Maria Assunta (vedi targa murata sulla facciata della basilica) e che la nominava patrona della Città, assieme a S. Nicolò, a S.Pio V e agli altri Santi martiri. Da quell'anno la festività dell'Assunta  (15 AGOSTO) si celebrò con grande solennità.

Particolare dell'Assunta del Brilla
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