ALTRE MANIFESTAZIONI ED INAUGURAZIONI
Nella festa patronale di San Nicolò del 2025, Pietra Ligure desidera vivere e far rivivere un momento di grande valore storico, comunitario e religioso: l’inaugurazione ufficiale delle riproduzioni di due dipinti seicenteschi che narrano altrettanti antichi e significativi eventi della memoria cittadina. I due quadri originali, da decenni custoditi nella sacrestia della Basilica, non potevano essere ammirati in modo nitido e ravvicinato a causa della loro collocazione. Per questo motivo si è scelto di esporli temporaneamente nella vecchia chiesa parrocchiale, dove sono rimasti visibili per tutto l’anno 2025. L’interesse suscitato, sia tra i visitatori sia tra i pietresi, ha spinto l’Amministrazione a promuovere un’iniziativa che ne favorisse una conoscenza più ampia e duratura. Sono così state realizzate due riproduzioni ingrandite, da collocare stabilmente nel volto che collega Piazza San Nicolò con Via don Giovanni Bado.
Le opere saranno scoperte solennemente prima dell’inizio della processione del 6 dicembre 2025, che attraverserà le vie della città.
Accanto alle riproduzioni saranno poste due targhe esplicative, riportate di seguito. PESTE A “LA PIETRA” (1525) Come annotato nell’angolo inferiore sinistro, questo quadro rappresenta la piazza vecchia, con il pozzo e la chiesa, come era nel 1525. La peste imperversava e aveva mietuto numerose vittime, tanto che i superstiti con a capo il Podestà e i Consoli, dopo aver chiuso le porte della città e appese le chiavi all’icona di San Nicolò posta nell'antica parrocchiale, abbandonarono il paese trasferendosi in una località a monte chiamata ancor oggi “Baracchini”. La mattina dell’8 luglio il suono delle campane svegliò i pietresi sfollati i quali, rientrati in paese trovarono sulla campana maggiore l’impronta di una mano che attribuirono al santo patrono quale segno che il morbo era finito. Da allora la ricorrenza è sempre stata celebrata come la più importante delle feste pietresi.
LA VITTORIA DI “LA PIETRA” CONTRO I SABAUDI (1625) Nel corso della guerra dei 30 anni che insanguinò l’Europa, i Savoia tentarono di invadere la Liguria. Nei primi mesi del 1625, conquistate Albenga e Alassio, chiesero la resa di “La Pietra”. In paese erano presenti 225 uomini atti alle armi. Il 16 maggio arrivò l’ultimatum con la richiesta di accettare il dominio dei Savoia. Il parlamento all’unanimità decise di resistere. Il 30 maggio le truppe dei Savoia mossero da Loano verso Pietra: “tutti gli uomini compresi i sacerdoti, salgono sugli spalti e sulle mura, le donne e i bambini pregano nel tempio dinanzi all’immagine del patrono San Nicolò… Terribile l’assalto, furiosa la resistenza; mentre ferve la pugna… da levante l’aria si oscura e si scatena un nubifragio con una fitta grandine che percuote gli assalitori in viso, che si arrestano.” I pietresi, certi della protezione del Santo patrono aprirono le porte e contrattaccarono i piemontesi che si diedero alla fuga. La Pietra venne nominata da Genova “Urbs Fidelissima”. Le tele, conservate nella sacrestia della Basilica, furono dipinte da Giacomo Ghiraldo (La Pietra: 1572 – 1647). Per chi desiderasse approfondire ulteriormente la storia e la conoscenza di quanto presentato, è possibile consultare il libretto divulgativo «Pietra Ligure 2025: CONSERVARE e RICORDARE», stampato di recente ed edito da Tipolito Europa, a cura delle Associazioni M.A.S.C.I. e Matetti da Pria.
Sono inoltre disponibili i filmati dedicati a «Battaglia savoiardi» e «Piazza vecchia», preziose testimonianze visive del nostro passato. Un sentito e sincero ringraziamento va alle istituzioni — Comune di Pietra Ligure e Parrocchia di San Nicolò — per il sostegno offerto, alle associazioni sopra citate per l'impegno costante, e in particolare ad Alessandro Marinelli, Mino Amandola e alla tipografia TipolitoEUROPA per la preziosa collaborazione che ha reso possibile questo progetto.
- La liberazione dalla peste (1525)
- La vittoria di Pietra contro i Sabaudi (1625)



