Francesco: nella mangiatoia il senso del Natale, Dio è vicino, povero, concreto
24 dicembre 2022, 20:20
Nell’omelia della Messa della Notte di Natale, il Papa invita a guardare la mangiatoia dove nasce Gesù, per far rinascere la fiducia nella sua vicinanza, la carità verso gli ultimi e la speranza “in chi l’ha smarrita” facendo “qualcosa di buono”. E denuncia che gli uomini, “affamati di potere e di denaro, consumano pure i loro vicini, i loro fratelli” nelle guerre
- Per ritrovare il senso del Natale, guardiamo alla mangiatoia
- Nella mangiatoia Dio ci parla di vicinanza, povertà, concretezza
- Coraggio, Dio ti fa rinascere "dove pensavi di aver toccato il fondo"
- La fredda stalla ci dice che "le persone sono le vere ricchezze"
- Non è veramente Natale senza i poveri
- Gesù cerca una fede fatta di adorazione e carità, non chiacchiere
- Non lasciamo passare Natale "senza fare qualcosa di buono"
“Gesù, guardiamo a Te, adagiato nella mangiatoia. Ti vediamo così vicino, vicino a noi per sempre: grazie, Signore. Ti vediamo povero, a insegnarci che la vera ricchezza non sta nelle cose, ma nelle persone, soprattutto nei poveri: scusaci, se non ti abbiamo riconosciuto e servito in loro. Ti vediamo concreto, perché concreto è il tuo amore per noi: Gesù, aiutaci a dare carne e vita alla nostra fede. Amen”
| “Coraggio, non lasciarti vincere dalla paura, dalla rassegnazione, dallo sconforto. Dio nasce in una mangiatoia per farti rinascere proprio lì, dove pensavi di aver toccato il fondo. Non c’è male, non c’è peccato da cui Gesù non voglia e non possa salvarti. Natale vuol dire che Dio è vicino: rinasca la fiducia!” |
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